Ultime notizie, ultime notizie! Monaco è stata conquistata! Viva i belumàt! Missione compiuta!
Ultime notizie, ultime notizie! Monaco è stata conquistata! Viva i belumàt! Missione compiuta!
Siamo fermi per pausa pranzo a Lengries. Il contachilometri segna 50 km compiuti. Per Monaco ne mancano 65, la cosa potrebbe essere fattibile, vedremo le gambe come rispondono! Piccolo aneddoto, al passaggio in terra tedesca abbiamo pedalato cantando a squarciagola l’inno italiano. Il morale della truppa è alto.
Dopo l’erta del lago Achensee la strada spiana, con alcune discese in cui le bici scivolano come volassero. Siamo ora esattamente al confine tra Austria e Germania. Ora due biscotti alla marmellata per festeggiare e quindi in sella, per affrontare la picchiata verso Lengries!
Dopo sforzo considerevole ma ben attutito dalle nostre gambe siamo in vista del lago di Achensee. Percorso 4 km per un dislivello di 400 m. Fate voi. Piccola sosta per bere the caldo e asciugarci/cambiarci.
Siamo pronti per la partenza. Dopo alcune ripianificazioni, dovute al meteo degli ultimi giorni, siamo arrivati a circa 110 km da Monaco. Oggi quindi se la strada si rivelerà scorrevole e il tempo clemente potremmo arrivare a destinazione. Altrimenti ci fermeremo poco prima di Monaco per terminare domani con l’ultima tappa. Dobbiamo affrontare subito l’ultima asperità, la salita verso il lago Achensee, che presenta pendenze proibitive, poi sarà discesa fino a Lengries e pianura o falsopiano fino a Monaco.
Dopo esserci svegliati sentendo la pioggia, decidiamo di stendere qualche ora confidando in un miglioramento del meteo. Passiamo il tempo con un avvincente torneo di Uno, intervallato da qualche sorso di the caldo, sapientemente conservato nel thermos. Riusciamo anche a consumare un’abbondante colazione, mezza big fruit a testa, che è tuttora l’unico cibo che abbiamo ingerito nelle ultime 20 ore. Probabilmente perché stufi della partita a Uno e incentivati da due cicloturiste che hanno deciso di partire comunque, prendiamo la decisione: proseguiremo verso Jenbach alla ricerca di un alloggio. Durante i preparativi delle bici, un nostro vicino di tenda greco si offre di regalarci il mega materassino gonfiabile e addirittura la tenda. A malincuore dobbiamo declinare la proposta, essendo già carichi come muli, ma una menzione per la gentilezza del motociclista greco è d’obbligo. La pioggia non cessa mai di cadere durante il percorso e infiltrazioni d’acqua dal collo sono inevitabili. Giunti nei pressi di Jenbach, cominciamo la nostra odissea alla ricerca di una stanza. Pensiamo che almeno in uno o due posti ci abbiano tirato la ciavata, fornendoci false indicazioni. Abbiamo capito che un austriaco, se non sa la risposta alla tua domanda, ti dirà di prendere sempre la prima a destra e poi andare a sinistra. Per fortuna, nell’ultimo caso erano le indicazioni giuste per raggiungere l’unico hotel. Ora una bella doccia calda e poi penseremo agli stomaci!
Dopo 32 km di pioggia incessante e innumerevoli tentativi di cercare alloggio, fatti due conti, possiamo concederci una camera (dell’unico hotel in città a quanto pare), come si deve.
Dopo aver atteso piu di due ore sotto la tenda, abbiamo deciso che entro mezzogiorno partiremo verso un paese a 24km da qui (Jenbach). Cercheremo una camera per asciugare quello che arriverà bagnato e dormiremo su un letto. Fortunatamente abbiamo individuato una piccola tettoia in campeggio dove eseguire i preparativi della partenza, compreso lo smontaggio della tenda che trasleremo di peso sotto la copertura.
Ci svegliamo e sentiamo le gocce di pioggia insistenti battere sul telo della tenda. Siamo bloccati, almeno finché non cesserà per un po’. Non è possibile infatti svolgere tutte le operazioni di smontaggio e carico: la tenda resterebbe bagnata e noi ci bagneremmo altrettanto. Quindi si aspetta, confidando in una sosta. Scacciamo alcuni insetti e uno slecànc che si sono riparati tra il telo interno e quello esterno della tenda. Per fortuna ieri sera abbiamo provveduto a bollire un litro d’acqua, poi messo nella borraccia termica, cosi possiamo almeno gustarci un the caldo.